Cascate di Ghiaccio in Trentino

L’ice climbing costituisce una delle più interessanti alternative all’arrampicata su roccia effettuabile nel periodo invernale.

La disciplina dell’arrampicata su ghiaccio prevede la risalita di spettacolari cascate di ghiaccio la cui scalata viene effettuata, oltre che utilizzando la normale attrezzatura da alpinista, attraverso l’uso di strumenti specifici quali particolari piccozze e ramponi.

L’ice climbing è una specialità tanto affascinante quanto difficile. Richiede infatti non soltanto un’adeguata preparazione fisica, ma anche un’ottima conoscenza delle tipologie di ghiaccio, poiché quest’ultimo subisce delle notevoli variazioni a causa dei mutamenti delle condizioni metereologiche.

Date queste premesse, è del tutto fisiologico che le cascate di ghiaccio cambino di anno in anno: sciogliendosi nel periodo primaverile e riformandosi in quello invernale, le stesse mutano di forma e di curvatura, rendendo la sfida della scalata sempre diversa ed avvincente.
Accanto alle cascate naturali esiste inoltre la possibilità di usufruire di cascate artificiali e, da qualche anno, del dry toolin, la scalata mista di roccia e ghiaccio.

Sono numerose le zone delle Dolomiti trentine in cui è possibile praticare l’ice climbing:

1. Particolarmente apprezzate sono le cascate “Regina del Lago” e le diverse cascate naturali della Val Daone, le cui pareti di cristallo costituiscono una delle più grandi attrazioni della valle;
2. Le cascate di ghiaccio della Valsugana;
3. Le cascate di San Martino di Castrozza a Imer in Val Noana;
4. La cascata di ghiaccio Cassiopeo in Val Lasties, nella val di Fassa;