Castel Toblino

Nel Trentino sud occidentale, nella cosiddetta Valle dei Laghi, tra il comuni di Calavino e Padergnone, possiamo visitare un raro, e meraviglioso, esempio di castello lacustre.
Stiamo parlando di Castel Toblino, uno dei più famosi ed affascinanti castelli trentini.
Imponente dimora d’altri tempi caratterizzata da splendide ed armoniose forme di gusto rinascimentali, Castel Toblino, sorge, in posizione riparata, su un piccolo sperone roccioso lambito dal piccolo lago alpino di Toblino.
Quel costone di roccia, secoli e secoli fa era un’isoletta (in quanto il livello del lago era più alto di circa un paio di metri) ed il Castello era stato edificato proprio lì per scopi difensivi: non lontano passava l’importante strada che congiungeva la città di Trento alle Valli del Sarca e del Chiese.

Circondato da una natura incontaminata di rara bellezza, Castel Toblino, è avvolto da leggende oscure e misteriose.
Circa 2.000 anni fa si pensava fosse abitato dalle fate ed a loro, nel corso del III secolo fu costruito un tempietto, di cui abbiamo notizia grazie ad una piccola lapide murata nel portico del maniero. Si tratta di una testimonianza esclusiva che l’archeologo Paolo Orsi non ha esitato a definire”unica nel suo genere nella realtà epigrafica romana”.
Con il passare del tempo, il tempio, avvolto nella sua aurea magica e religiosa, venne trasformato in una roccaforte di notevole importanza militare e strategica (basti pensare che per entrarne in possesso si diedero battaglia diversi signorotti trentini).

Nel 1100, Castel Toblino, divenne dimora dei vassalli del principe-vescovo di Trento; più tardi, nel XIII, la proprietà del maniero passò ai Da Campo fino a quando, sul finire del Quattrocento, divenne un bene vescovile.
Proprio in seguito a questi cambiamenti, nel XVI secolo, il castello rifiorì, grazie non solo ad una saggia gestione, ma anche, e soprattutto, a notevoli interventi di ristrutturazione e valorizzazione voluti da Bernardo Clesio, cardinale e rilevante personalità politica
Quel che fino a pochi decenni prima era un’arcigna fortezza, si trasformò in un’elegante residenza, molto amata dai Principi vescovi di Trento.
Tra questi, particolarmente legato a Castel Tomblino, fu Carlo Emanuele Madruzzo. Ultimo, principe vescovo della sua dinastia – che governò per 120 anni la Diocesi – fu molto discusso (per via del sua condotta non sempre esemplare ed irreprensibile) .

E proprio al principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo è legata una delle leggende più truci e terribili che avvolge Castel Toblino.
Pare che il Vescovo avesse instaurato una relazione peccaminosa con Claudia, la bella e giovane figlia di Lodovico Particella. Dalla loro chiacchierata storia d’amore, nacquero anche dei figli e, Mandruzzo, stanco dei continui pettegolezzi, arrivò a chiedere la dispensa papale per poter legittimare la sua situazione e sposare l’amante. Purtroppo, il principe vescovo non poté realizzare le sue intenzioni in quanto, una sera, l’amata Claudia, fu vittima, insieme al fratello Vincenzo di un misterioso incidente, avvenuto sul lago.
I due, come d’abitudine, stavano raggiungendo il castello a bordo di una piccola imbarcazione, ma improvvisamente, la barca si capovolse ed il lago li inghiottì.
Leggenda narra che ancora oggi, nelle notti di luna piena. Claudia ed il fratello, vaghino disperati da una sponda all’altra del Lago di Tomblino.

E’ bene ricordare che da diversi anni Castel Toblino è l’elegante sede di un raffinato ristorante. Il Castello è proprietà privata e, salvo accordi con i proprietari, è visitabile solo esternamente.

COME ARRIVARE A CASTEL TOBLINO
Castel Toblino, sorge nella frazione di Sarche – in Via Caffaro,1 .
Potete raggiungerlo facilmente da ogni angolo d’Italia: vi basterà seguire, da Trento, la Strada Statale n. 45 della Gardesana Occidentale, per circa 20 km.