Forti della grande Guerra

Il Trentino è stato uno dei più aspri campi di battaglia dell’intero suolo italiano.
Ancora oggi sono numerose le costruzioni militari, le trincee e le gallerie disseminate lungo il territorio della Provincia.

Si contano oltre 80 forti situati lungo la linea che, durante la Grande Guerra, costituiva il fronte di battaglia tra Regno d’Italia ed Impero Austro-Ungarico.
Le costruzioni belliche costituiscono attualmente, oltre che un documento storico di importanza eccezionale, anche dei percorsi incredibilmente affascinanti tanto per gli amanti della tradizione militare quanto per gli appassionati della natura: tra boschi profondi e improvvisi pendii, le costruzioni permettono non soltanto assaporare un momento fondamentale e tragico della tradizione italiana, ma anche di conciliare ciò con l’esplorazione delle bellezze naturali del Trentino.

Ogni aspetto della Grande Guerra è gestito dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, il quale costituisce una delle esposizioni sulla materia più complete in assoluto e che, con l’ampio materiale a disposizione ed una grande varietà di mostre specifiche sul tema, permette di avvicinarsi a ciò che realmente ha significato la Grande Guerra per le terre trentine ed italiane.
Il Museo gestisce inoltre la rete Trentino Grande Guerra, alla quale collaborano altri 19 musei trentini dedicati alla materia.

Tra i principali forti del Trentino si può citare, in primo luogo, Forte Belvedere, postazione importante tanto per la sua bellezza quanto per la sua valenza storica. Situato a 1.177 metri in alta Valle dell’Astico, il forte fu salvato dalla distruzione ad opera del regime fascista dallo stesso Re Vittorio Emanuele III in virtù di quello che era stato uno dei luoghi nodali della guerra. Ulteriori luoghi particolarmente suggestivi sono il Forte Valmorbia – Pozzacchio, il Forte Nago (nei pressi di Torbole), Forte Larino e Forte Corno (costruzioni che troneggiano sulla Valle del Chiese, uno dei principali campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale) ed il cosiddetto “Trincerone”. Quest’ultimo costituì l’ultimo baluardo difensivo dell’esercito italiano contro l’attacco austro-ungarico scagliato il 15 maggio del 1916; dal Trincerone, l’esercito italiano poteva avvistare la città di Trento (uno degli obiettivi fondamentali delle truppe tricolori), mentre quello austriaco si trovava a poca distanza dalla pianura padana, porta d’accesso all’intero nord-Italia.
L’importanza storica del Trincerone è sottolineata dai numerosi percorsi di visita possibili che, passando lungo il Monte Zugna, si immergono nella storia della Grande Guerra.

Sono inoltre numerosi gli itinerari dedicati alla visita dei forti trentini e che consentono di unire l’interesse storico a quello naturalistico.
Dal Monte Calisio alla Forcella Sasso Rotto, dalle Cime Capi e Rocca al Monte Tonale orientale, passando per il Tour dei Forti degli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna.
Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto organizza inoltre, nel periodo compreso fra maggio e settembre, delle escursioni in tutta la provincia dotate di accompagnatore storico lungo i principali luoghi della Grande Guerra dell’intero Trentino.