Lago di Tovel

“La leggenda del lago di Tovel narra di amore e di guerra, una storia avvenuta centinaia di anni fa, la cui protagonista è una bellissima principessa di nome Tresenga, del regno di Ragoli. Tresenga, dopo aver respinto le proposte romantiche di Lavinio, un principe sanguinario, dovette affrontare la violenta vendetta del suo spasimante che condusse il suo personale esercito contro il regno della principessa. I cittadini di Ragoli combatterono valorosamente al fianco della loro principessa, ma a uno a uno perirono, lasciando Tresenga al suo destino funesto. Da quel giorno di lotta e di morte, le acque del lago si colorarono del sangue dei combattenti per moltissimi anni.”
Ma questa è solo una leggenda…

Il Lago di Tovel è infatti un bellissimo lago alpino situato all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, vicino al paese di Tuenno, in provincia di Trento. Un luogo in grado di suscitare solamente emozioni positive e pacifiche.
Circa un chilometro di lunghezza per 500 m di larghezza, dalla forma quasi triangolare, il lago, di origine glaciale, è circondato da fitti boschi di abete rossopino silvestre e abete bianco, che formano una cornice perfetta per il panorama delle Dolomiti di Brenta.

Durante l’estate, fino alla metà degli anni 60, il lago vestiva le sue acque di un colore vermiglio/rosso; contrariamente alle leggende popolari, il suo arrossamento era un fenomeno naturale dovuto alla presenza di alcune alghe dalla particolare pigmentazione.
Proprio quest’organismo microscopico unicellulare, chiamato Sanguineum Glenodineum, ha reso il biotopo del Lago di Tovel uno dei più famosi al mondo.

Purtroppo, negli ultimi decenni il fenomeno non si è più verificato, mettendo in allarme scienziati e curiosi, che hanno iniziato ad indagare sulla scomparsa del fenomeno e per anni hanno effettuato esami e prelievi alla ricerca di qualche indizio, ma nessuno fino ad ora è stato in grado di spiegare con esattezza il motivo della scomparsa del fenomeno.
È stato ipotizzato che le alghe non trovassero più nutrimento, in particolare azoto e fosforo, a causa della forte riduzione dell’uso del territorio circostante come pascolo bovino.

Lasciando il ricordo del Lago Rosso ai racconti e alle fotografie esposte nei dintorni, esso è ancora un posto emozionante: il panorama che si può ammirare dalle panchine lungo le sue rive è maestoso e appagante.

Un bel sentiero circonda il lago permettendo di apprezzare la bellezza della flora alpina; qui s’incontrano spesso rospi, rane e altri animali, pronti a saltare via al passaggio del visitatore. Il bosco intorno al lago è silenzioso e pulito; quasi impercettibili i segni del presenza dell’uomo.

Oltre agli anfibi e agli animali tipici delle foreste di conifere, troviamo il camoscio e l’aquila reale.
La zona del lago è ricca di uccelli e i torrenti ricchi di pesci, compreso il salmerino alpino.

Per pescare nel lago serve un permesso che si può acquistare in paese a Tuenno oppure direttamente all’Hotel sulla costa del lago stesso.
La specie animale più importante della Val di Tovel, tuttavia, rimane l’orso bruno, che ha trovato lì delle condizioni di vita ideali.
In realtà, la Val di Tovel è considerata una delle zone più importanti per la conservazione della popolazione di orsi del Trentino.

Il lago dista 11 km da Tuenno e si può raggiungere in automobile, fermandosi al parcheggio a poche centinaia di metri dal lago. La strada è ben tenuta, asfaltata e non presenta grande traffico.