Campana dei Caduti

La Campana dei Caduti, conosciuta anche come Campana della Pace fu un idea che venne al patriota Don Antonio Rossaro, che volle una campana per ricordare le atrocità della guerra alle generazioni future nella sua Rovereto.

La campana venne fusa nel 1924 a Trento con il bronzo ricavato dai cannoni appartenenti a diciannove nazioni che si erano impegnate nel conflitto mondiale e venne inizialmente collocata nel castello di Rovereto, dove venne battezzata con il nome di Maria Dolens il 24 maggio 1925 (decimo anniversario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra) e suonò per la prima volta il 4 ottobre di quell’anno, alla presenza del sovrano Vittorio Emanuele III.

La decorazione della campana – del peso complessivo di oltre 22 tonnellate – venne affidata allo scultore locale Stefano Zuech, che scolpì un bassorilievo di gusto neoclassico.

Il Trentino, durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918), fu teatro di aspri scontri tra l’esercito italiano e quello dell’Impero Austro-Ungarico.
Alla vigilia del conflitto l’area apparteneva a Vienna: dopo tre anni di sanguinose battaglie, le truppe italiane riuscirono a strappare la regione agli austriaci.
Durante i tre anni del conflitto, altri eserciti intervennero in aiuto dei rispettivi alleati: dal lato imperiale combatterono truppe austriache, ungheresi, polacche, ceche, slovacche, slovene, croate, bosniache e tedesche; da quello del Regno d’Italia scesero in campo, oltre agli italiani, francesi, inglesi e serbi.

Per ricordare le centinaia di migliaia di caduti del conflitto e dare un monito perenne alle generazioni future, dal 1965 Rovereto ospita sul Colle di Miravalle la gigantesca Campana dei Caduti, che ogni sera suona a distesa cento rintocchi per commemorare le vittime di ogni conflitto.

La campana suona alle 20:30 (ora solare) o 21:30 (ora legale); inoltre suona anche ogni domenica a mezzogiorno.
Attualmente la campana è tutelata dalla Fondazione “Opera Campana dei Caduti”, fondata nel 1968 e approvata con un decreto dell’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.

A causa di un difetto di produzione, nel 1939 la campana venne smantellata e rifusa a Verona, tornando sul castello di Rovereto nel maggio del 1940. Una nuova imperfezione la rese inservibile, ma le vicende della Seconda Guerra Mondiale, scoppiata da poco, impedirono che si potesse intervenire per sistemare il problema.

Finalmente, nel 1964 la campana poté essere fusa nuovamente a Reggio Emilia. La nuova Maria Dolens venne benedetta da papa Paolo VI a Roma il 4 novembre del 1964, e collocata nella sede che occupa attualmente, il Colle di Miravalle.
Il peso di Maria Dolens è di 226 quintali (il solo battaglio ne pesa sei), l’altezza è di 336 centimetri e il diametro alla base di 321.

La campana è attualmente posta al centro di un grande spazio circondato da tribune, che permettono ai visitatori di assistere alle commemorazioni domenicali o a quelle serali nei mesi compresi tra aprile e settembre.
Nell’area circostante, intorno alla Piazza delle Genti e lungo il Viale delle Bandiere, sono perennemente esposti i vessilli di ottantaquattro nazioni del pianeta, consegnati alla Fondazione “Opera Campana dei Caduti” personalmente dagli ambasciatori, per simboleggiare l’impegno che questi stati si assumono per evitare le terribili sciagure che la guerra porta inevitabilmente con sé.

L’area della campana è aperta al pubblico durante tutto l’anno, con orari che variano a seconda delle stagioni: l’apertura è sempre alle ore 9 del mattino, mentre la chiusura cambia. Durante l’inverno, dagli inizi di novembre alla fine di febbraio, il complesso chiude alle 16.30; nei mesi di marzo e ottobre alle 18; durante la bella stagione, da aprile a settembre, la chiusura avviene alle 19.

Inoltre, da aprile a settembre, il complesso riapre durante la sera per permettere ai visitatori di assistere alla cerimonia dei cento rintocchi: dal primo aprile al 14 giugno e dal 15 settembre alla fine del mese l’orario è 20.30-21.30, mentre dal 15 giugno al 15 settembre è dalle 21 alle 22.

La zona del museo ospita una mostra fotografica permanente che ripercorre i passi salienti della storia di Maria Dolens. Il prezzo del biglietto è di 3 euro, i ragazzi fino a 15 anni pagano un ingresso ridotto di 1 euro.