Santuario di San Romedio

Sanzeno, frazione del piccolo comune di Coredo, in Val di Non, troviamo un importante esempio d’eremo cristiano: il Santuario di San Romedio.

Adagiato su un ripido sperone roccioso, ad un’altitudine di circa 730 metri, ed immerso in una scenario naturale di rara bellezza, il Santuario è dedicato a San Romedio di Thaur, eremita vissuto all’incirca tra il 330 ed il 405.
Secondo la leggenda devozionale, Romedio, mentre si recava in visita a Virgilio, Vescovo di Trento, fu attaccato da un feroce orso che sbranò il suo cavallo. L’anacoreta però non si spaventò e non si perse d’animo: fece accucciare il grosso animale, lo sellò, lo montò e riprese il suo viaggio, accompagnato da un allegro stormo d’uccelli.

Romedio trascorse i suoi ultimi anni di vita sullo sperone di roccia che prende il suo nome e, proprio sopra i suoi mortali resti, sul finire del X secolo, venne edificata, in suo onore, una piccola chiesa-sacello.
Per circa cinquecento anni la roccia, già contraddistinta dalla lunga scalinata, rimase nuda, poi, nel 1487, venne edificata la chiesetta di San Giorgio. A queste prime costruzioni, fecero seguito, nella prima metà del Cinquecento, una cappella decorata da Adriano Mair e dedicata a San Michele, ed un’ulteriore chiesa, dedicata a San Romedio, famosa per ospitare una superba tela realizzata sul finire Seicento.
Più tardi, nel corso del settecento, l’intero complesso venne rimaneggiato e rimodernato; inoltre l’ultima parte della scalinata, venne impreziosita da alcune belle edicole dedicate ai misteri della passione di Cristo.
Il complesso architettonico, considerato uno dei più caratteristici ed arditi d’Europa, venne completato nel 1923 con la Cappella dell’Addolorata, ex voto dei reduci del primo grande conflitto mondiale,

Il Santuario di San Romedio, attualmente custodito dai Frati Francescani, è un luogo fuori dal tempo, avvolto nel silenzio ed immerso in un’atmosfera particolare, di pace mistica e serenità.
Se desiderate godere di questa tranquillità, ritrovare voi stessi e pregare in solitudine, potete trascorrere qualche giorno presso la Foresteria del Santuario.
La Foresteria, aperta tutto l’anno, è un luogo semplice ed essenziale, tipicamente francescano, dotato di otto posti letti – non provvisti di biancheria – un refettorio e di una piccola cappella dove è possibile ritirarsi in preghiera.

Il modo migliore, nonché più suggestivo, per arrivare al Santuario è, ovviamente, il pellegrinaggio.

L’eremo è raggiungibile percorrendo una scenografica scalinata, con 130 gradini. L’itinerario più affascinante prevede, come punto di partenza Museo Retico di Sanzeno, interessante museo archeologico che racconta la storia della Val di Non dall’Era Glaciale fino al Medioevo.
Da qui, si può seguire su una passerella in legno che costeggia la campagna ed il canale irriguo. La passeggiata, lunga poco meno di 3 km, si sviluppa poi nella roccia fino a raggiungere l’ottava stazione della notevole Via Crucis in marmo.
In alternativa, dal vicino paese di Don, si può percorrere il Sentiero denominato SAT 539, o passare dal bosco di Tavon o di Coredo

QUANDO VISITARE IL SANTUARIO
Il Santuario di San Romedio può essere visitato, gratuitamente, sia individualmente che in piccoli gruppi, ogni giorno dell’anno.
Durante i mesi invernali (fino al 31 marzo) è aperto dalle 9 alle 17, mentre in estate (fino al 30 settembre) è aperto dalle 9 alle 19.

Presso il Santuario vengono celebrate regolarmente funzioni eucaristiche. Si può assistere alla Santa Messa ogni giorno alle ore 16, ed alla Domenica, e nei giorni festivi alle ore 9 ed alle ore 11.

Si ricorda che ogni 15 gennaio si celebra, da tempi immemorabili, San Romedio. In quel giorno, presso il Santuario è possibile ottenere il “Perdon” di Sanzeno. Per l’occasione, nelle case si prepara il tradizionale piatto del pellegrino: la trippa.