3-tre di Campiglio

Madonna di Campiglio è una notissima stazione sciistica alpina e, tra gli oltre 60 chilometri di piste che può vantare, ce n’è una che è particolarmente nota: la pista 3 -Tre, che viene anche definita la “Scala dello sci”.

L’origine del nome:
L’originale nome deriva da una contrazione di “Tre gare nel Trentino” perché questo percorso nel 1950 concludeva una tre giorni di gare che aveva come scenario i monti trentini. Fu da allora che si iniziò a disputare delle spettacolari competizioni sportive invernali tra le più celebri d’Europa.

Dov’è collocata:
La pista occupa l’area nota come il Canalone Miramonti che termina direttamente nell’abitato di Madonna di Campiglio e che parte da un’altitudine di 1.725 metri.

Il progetto di Bruno Detassis
La sua creazione faceva parte di un progetto del 1940 stilato da Bruno Detassis, il celebre alpinista e maestro di sci che aprì più di 200 vie nell’area delle Dolomiti di Brenta, ma lo scoppio della guerra costrinse a rimandarne la preparazione, nonostante sul percorso venissero comunque disputate alcune gare dei Littoriali del 1941 (manifestazioni sportive riservate agli universitari). Si dovette attendere il 1949 perché il progetto di Detassis venisse portato a compimento e fin da subito si cercò di creare un percorso che potesse essere considerato talmente selettivo da essere inserito tra le piste di livello internazionale.

Detassis ebbe ragione. Da quel momento cimentarsi sulla 3 – Tre divenne un vero e proprio must per quelli che si ritenevano i migliori sciatori al mondo. Non c’è nessun campione del passato che abbia saputo resistere all’attrazione della 3 – Tre, ma non sempre la sfida al Canalone Miramonti ha portato soddisfazioni agli atleti e furono diversi coloro che non seppero portare a termine la discesa o che ottennero tempi mediocri.

Le caratteristiche della pista
La pista, con i suoi 180 metri di dislivello su una lunghezza di 470, è una delle più selettive al mondo con una pendenza media del 27% ma che in alcuni punti raggiunge il 60% ed è l’ideale per le gare di slalom speciale con improvvisi cambi di direzione che richiedono grandi doti tecniche. Su di essa scesero e vinsero grandi campioni del passato come Zeno Colò; poi nel 1967, al momento della nascita del circuito internazionale di Coppa del Mondo, fu inserita tra le piste mondiali e rimase tale fino al 2005. La prima gara mondiale vide la supremazia di tre sciatori francesi, Perillat, Jauffret e Lacroix, in seguito fu la volta di due delle punte di diamante della nostra “valanga azzurra”, Piero Gros e Gustav Thoeni, quindi in anni più recenti Alberto Tomba e Giorgio Rocca.

Nel dicembre 2012 la 3-Tre è tornata a essere mondiale con gare a cadenza biennale di slalom speciale maschile. E’ anche tornato a Madonna di Campiglio il Parallelo di Natale.

La 3 – Tre è una pista rossa di grande difficoltà che è consigliata solo a sciatori molto esperti che si possono anche cimentare in discese notturne, grazie alla perfetta illuminazione. Vi sono notevoli e improvvisi cambi di pendenza, nella parte centrale ci sono alcuni gradoni e un paio di cambi di direzione che richiedono una grande attenzione, ma l’emozione di emulare i “grandi” dello sci è unica.
Se invece di scendere lungo questo difficile percorso, si preferisce assistere all’arrivo delle gare (in mancanza di quelle di Coppa del Mondo, vi sono comunque quelle di Coppa Europa) va ricordato che lo spazio per il pubblico è stato ampliato e che sono ben tre le biglietterie dalle quali si può accedere al traguardo. Accanto ad esso, la municipalità ha predisposto il Villaggio 3, un angolo dove avvengono manifestazioni collaterali e che durante il periodo natalizio è animato dai tipici mercatini.