Piana Rotaliana – Königsberg

Le prime testimonianze dell’uomo in Piana Rotaliana risalgono al Mesolitico (dal 9000 a.C. al 6000 a.C.) , nella zona di Mezzocorona, infatti, sono state trovate delle testimonianze di abitati risalenti a quell’epoca, oltre ad una tomba in perfetto stato di conservazione, appartenente alla “nonna di Mezzocorona”, un individuo di sesso femminile di età superiore ai 30 anni deposto in quest’antico sepolcro.

Più numerose sono le testimonianze delle età del Rame e del Bronzo, data l’importante posizione sull’asse nord-sud tra le valli di Non e di Cembra. Principalmente reperti funerari ma anche una spada di bronzo ritrovata nel letto del torrente Noce, che probabilmente fungeva da dono alla divinità delle acque.

In epoca romana veniva attraversata dalla più importante via verso il nord dell’impero: la via Claudia Augusta, che partiva da Altino (VE) per arrivare ad Augsburg (D), seguendo il Piave, la Valsugana, la valle dell’Adige ed il passo Resia.

Nel medioevo la Rotaliana vedeva la successione di svariate dominazioni: regno gotico, Longobardi, Franchi.
Nel 952 venne aggregata alla Baviera entrando così a far parte del regno germanico. A partire dall’anno mille viene compresa nel Principato vescovile di Trento, che durerà fino al 1803. L’impronta della colonizzazione germanica è ancora presente nella tipica distribuzione a maso (ovvero sparsa) delle abitazione nei comuni di Faedo, Nave San Rocco, Pressano e Sorni.
Nell’ottocento comincia a cambiare radicalmente l’aspetto della Piana Rotaliana grazie alla mano dell’uomo che corregge e devia il torrente Noce, il fiume Adige,  enormi coltivazioni di bachi da seta per poi sfociare verso la più redditizia viticoltura. Nel 1859 venne creato l’asse ferroviario del Brennero, nel 1906 la feratèla da Mezzolombardo a Mezzocorona e nel 1909 la tramvia Trento Malè.

Nel 1920 assieme al Sudtirolo viene annessa al Regno d’Italia, ed in epoca fascista vengono effettuate importanti bonifiche nella zona di Nave San Rocco. Nel secondo dopoguerra troviamo una costante crescita dell’economia, trainata dal settore enologico che tutt’oggi, assieme all’industria, è uno dei principali segmenti economici rotaliani. Da padrone la fa il Teroldego Rotaliano DOC, vitigno che ci dona un vino rosso rubino, anche con capacità d’invecchiamento, vero imperatore della Rotaliana – Königsberg.

Da visitare assolutamente: il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina ed il Convento dei Francescani con l’annessa chiesa a San Michele all’Adige, il castello di Königsberg a Faedo, il Giardino dei Ciucioi a Lavis, Castel Firmian e Castel San Gottardo a Mezzocorona, il Castello della Torre e Chiesa di Santa Apollonia a Mezzolombardo.
Per deliziare il vostro palato, sono da provare assolutamente: il risotto al Teroldego, gli asparagi bianchi di Zambana con le uova, il Tortel di Patate con affettati e carne salada, lo Smacafam, gli Strangolapreti e lo strudel di mele.

I comuni della Piana Rotaliana sono: Faedo, Lavis, Mezzocorona, Mezzolombardo, Nave San Rocco, Roverè della Luna. San Michele all’Adige e Zambana.
Info e Foto: Consorzio Piana Rotaliana – Königsberg