Peio

Peio

Si trova nell’omonima valle e con i suoi oltre 160 chilometri quadrati è il comune più esteso del Trentino.

Tale vastità deriva dall’accorpamento di cinque comuni pre-esistenti: Peio Paese, Celledizzo, Cogolo (comune capoluogo), Comasine e Celentino.
La località, che si trova a quasi 1.200 metri di altitudine ai piedi del gruppo dell’Ortles – Cevedale, fa parte del territorio compreso nel Parco Nazionale dello Stelvio ed è famosa per le sue sorgenti di acque ricche di ferro, per le sue terme, ma anche per gli splendidi paesaggi montani che offre.
Trascorrere una vacanza a Peio significa perciò scegliere tra molteplici possibilità di turismo: da quello tipicamente invernale e sciistico, a quello naturalistico, fino al più tipico soggiorno di carattere termale.

La fama di località termale di Peio risale al XVI secolo. Fu allora che ci si rese conto delle virtù delle acque che sgorgano dalle profondità dei monti, acque che, per la loro ricchezza di anidride carbonica, ferro e altri minerali, sono perfette per la cura di gastriti, disturbi circolatori, articolari e per l’apparato respiratorio.
Le terme ora presenti a Peio consentono di seguire cure idropiniche, fangoterapiche, balneari, inalatorie e riabilitative.
All’interno della struttura si trovano anche un meraviglioso centro benessere, un auditorium dove vengono tenuti diversi spettacoli e anche chi è in perfetta salute non può sottrarsi alla curiosità di provare le cure termali almeno una volta.
Le Fonti sono aperte tutto l’anno e se ne può approfittare sia che si scelga di fare una vacanza invernale che estiva.

Durante l’inverno la località offre l’accesso a 16 chilometri di piste che vengono raggiunte grazie a sei impianti di risalita, ma oltre allo sci alpino è possibile praticare anche lo snowboard, lo sci di fondo, lo sci alpinismo, il pattinaggio su ghiaccio e naturalmente non mancano i percorsi da seguire con le racchette ai piedi.

In estate invece le attività che si possono praticare sono ancora maggiori. Ci sono ovviamente i sentieri per il trekking per esplorare quest’angolo di Parco dello Stelvio.
Si cammina tra boschi e pascoli ammirando affascinanti formazioni rocciose, laghetti alpini, la flora e la fauna (protette). Ci si può cimentare nel tiro con l’arco, il tennis, la mountain bike, fare lunghe passeggiate a cavallo e, chi è in vena di sport più adrenalinici, può provare il rafting lungo i torrenti della valle.

E’ ricca anche l’offerta culturale di Peio. L’area della Valle e i monti che la circondano furono testimoni di aspri combattimenti durante la prima guerra mondiale e il Museo della Guerra Bianca espone armi e cimeli vari ritrovati tra i ghiacci dell’Adamello, mentre un piccolo cimitero militare accoglie le salme dei soldati austriaci che qui trovarono la morte.
Poco fuori dall’abitato è possibile ammirare i resti del Forte Barba di Fiori, costruito all’inizio del Novecento dagli Asburgo per difendere l’Impero dagli attacchi degli italiani. Sempre nell’ambito dei musei si trovano raccolte di strumenti agricoli e tradizionali che ricostruiscono quello che era il modo di vivere degli abitanti fino al primo Novecento.

Tra le cose da fare assolutamente, si devono assaggiare i piatti tipici della tradizione trentina, quindi bando alle diete e via libera a canederlistrangolapreti e polenta con i funghi o con un contorno di carne.