Storo

Storo

Storo è un ridente comune di poco meno di cinquemila abitanti che si trova al confine tra il Trentino e la Lombardia, tra i monti ed il lago d’Idro.

Il paese è suddiviso in rioni molto antichi decorati con variopinti dipinti murali ed intervallati da androni e numerose fontane di granito, alle quali si arriva percorrendo stradine selciate.
Ciò che rende Storo un comune di interesse turistico è, oltre alla bellezza del paese, le testimonianze storiche risalenti all’epoca medievale, la possibilità di praticare diverse attività sportive ed escursioni tra boschi e montagne.

I siti di interesse storico presenti a Storo sono il palazzo Lodron, dove hanno vissuto gli antichi feudatari del luogo, risalente all’epoca della Prima Crociata ed il Palazzo Bavaria, appartenente agli stessi proprietari, che si trova nella vicina Lodrone di Storo. Per entrambi i siti è possibile partecipare a visite guidate.
Nella vicina Darzo è possibile visitare la strada delle miniere, che testimonia la vita condotta dagli antichi minatori e dalle loro famiglie, che hanno dedicato la vita al loro lavoro.
Meritano una visita anche gli ecomusei presenti non solo a Storo, ma in tutta la provincia, nei quali è possibile scoprire l’antico patrimonio tradizionale trentino.
Gli amanti dello sport a Storo possono praticare tantissime attività per allenarsi e mantenersi in forma, sia nel palazzetto e nel centro sportivo che all’aria aperta. La scelta è vastissima: arrampicatetrekkingmountain bikeciclismo su stradacanoakayaktennis.
Durante il periodo estivo si può approfittare del clima mite per fare escursioni alla ricerca di panorami che possano offrire scorci di grande bellezza, di passeggiate nei boschi alla ricerca delle tante varietà di funghi presenti nel territorio, con i quali si possono preparare pietanze prelibate, passeggiate sul lungolago o attività sportive legate all’acqua dolce.

Gli amanti della buona cucina e dei sapori tradizionali saranno felici di sapere che il comune di Storo è conosciuto in tutto il mondo per la produzione di farina gialla, ottenuto dalla speciale varietà di granoturco che cresce nella Valle delle Chiese. Per la macinazione dei semi viene seguita una procedura particolare che ha la finalità di mantenere intatti sia il profumo che i principi nutritivi, che permettono di ottenere l’originale polenta di montagna.

La polenta che viene preparata da queste parti può essere di due tipi: la polenta gialla, a base di mais e della farina gialla di Storo, che si ottiene dalla macinazione del granturco raccolto nella località di Marano; oppure la polenta carbonera, preparata allo stesso modo della gialla e condita con il salame fatto precedentemente rosolare nel vino rosso, burro e diverse varietà di formaggio a lunga stagionatura.

Assieme alla polenta gialla molto spesso vengono serviti i capù, un’altra pietanza della tradizione costituita da polpette avvolte nelle foglie di verza, preparate con un impasto fatto di pane raffermo, verza, formaggio grattigiato, salame, noci, uova e sale.
Nel paese di Storo vengono fatte diverse sagre e manifestazioni, coincidenti con la festa del patrono, San lorenzo ed il Carnevale.